Unicità, storytelling aziendale, centralità sia del prodotto che del luogo che l’ha ispirato. Questi sono i punti peculiari della produzione del video aziendale per Salvadori Diamond Atelier, brand che vede in Venezia la sua ispirazione e il terreno fertile per raccontare un prodotto che lega al sé il fascino di una città più unica che rara.
Il luogo come co-protagonista di un video aziendale
Tra le necessità comunicative di un’azienda c’è molto spesso quella di raccontare il contesto in cui si trova e in cui lavora.
Questo è un punto molto importante, soprattutto per i brand Made in Italy, nella comunicazione dei quali il contesto è spesso dato per scontato e dove si lascia che sia il prodotto a parlare per sé, dando solo una breve e superficiale connotazione geografica o vagamente culturale al brand.
Le troppo abusate “radici” entrano nell’immaginario collettivo diventando un ipotetico “timbro di qualità”, pronto a sostenere un’intera operazione di comunicazione di un video pubblicitario.
Non è così, soprattutto se si tratta di prodotti di eccellenza.
Per quest’ultimi è importante trovare il giusto modo per sottolineare, con immagini e storytelling, il luogo come ispirazione e come terreno fertile per la propria creatività. In questo modo, il film d’azienda diventa uno strumento di comunicazione efficace e, allo stesso tempo, coinvolgente.
Il video di Salvadori Diamond Atelier e Venezia
Al centro del concept del video aziendale di Salvadori Diamond Atelier abbiamo messo la volontà di innalzare ulteriormente il valore culturale e artistico – del tutto unico – di Venezia associandolo a più linee di gioielli nate ispirandosi ai dettagli architettonici, irripetibili e iconici, della città: il prodotto è messo a servizio dell’arte di Venezia, dunque, e non il contrario.
Lo sforzo produttivo si è focalizzato nello scegliere i giusti accostamenti tra gioiello e architettura per dare una dimensione “liquida”, eterea a tutta l’operazione di comunicazione.
Quest’ultima, infatti, deve risultare esclusiva, fashion oriented e in sintonia non solo col prodotto, ma – per l’appunto – anche con il contesto, per aggiungere forza a un “marchio” sui generis, ovvero quello di Venezia, sicuramente conosciuto in tutto il mondo ma non sempre giustamente raccontato e valorizzato: questo dà incredibile forza al prodotto Salvadori Diamond Atelier.
Casting: il corpo come racconto di un gioiello
Veicolare in modo puntuale e incisivo i contenuti video è un aspetto importante quanto la produzione e il casting.
La scelta dei volti, dei modelli e delle modelle, in ambito di casting è un momento cruciale e delicato in ogni produzione di video per aziende, a prescindere dalla loro finalità.
Nel caso della gioielleria, è nella loro espressione fisica che si trova il terreno di interpretazione del gioiello al centro del video pubblicitario.
È proprio lì che nasce e si rafforza l’incontro tra il brand e la cultura che esso vuole e deve raccontare.
Questa è un’esigenza tipica degli shooting fotografici di alta moda che, applicata allo spot pubblicitario, riesce a riportare sensazioni di reportage di moda applicate a un contesto storico e artistico: l’esatto obiettivo che Salvadori, pur nella sua esclusività, voleva trasmettere.
L’importanza della giusta distribuzione pubblicitaria
In secondo luogo, la distribuzione del cinema d’azienda o di un video pubblicitario con finalità precise è molto importante e va studiata in modo opportuno.
Tra le varie piattaforme individuate per Salvadori Diamond Atelier ci sono gli schermi degli aeroporti e il grande schermo verticale del più importante parcheggio di Venezia, oltre alla classica trasmissione televisiva a le conseguente condivisione sui principali social network.
Lo spot girato è stato prodotto in vari formati e durate, a seconda dell’utilizzo.
È dovuta, quindi, un’attenzione particolare sia nella fase di ripresa, per assicurare un’ottima resa per i vari formati (non solo il classico cinemascope o 4:3 ma anche il formato verticale) sia un preciso intento narrativo e di susseguirsi di immagini in un ordine attentamente studiato in post-produzione.
Per quanto riguarda il video da utilizzare in aeroporto, è stato fondamentale raccontare anche la città, in modo da offrire all’ospite che vedrà lo spot una sorta di promessa di ciò che troverà di fronte ai suoi occhi di lì a poco, assieme, ovviamente, alla possibilità di acquisto del prodotto. Una declinazione diversa rispetto allo spot televisivo, che punta di più allo stupore della fascinazione con “Salvadori ti dona Venezia”, che diventa la promessa di un appuntamento immancabile.
Diversificare l’offerta di video pubblicitari durante la pianificazione produttiva e editoriale si rivela, ancora una volta, una scelta vincente per un’azienda che deve comunicare un brand unico, in una città unica, con una vocazione assolutamente internazionale.
Pietro Parolin – Screenplayer & Director
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