Al giorno d’oggi, mettere in campo una comunicazione efficace è fondamentale per la crescita aziendale. Contrariamente a come si può pensare, comunicare e parlare non hanno lo stesso significato: comunicare è infatti il passaggio di informazioni da una persona ad un’altra, quando entrambi gli interlocutori sono in ascolto. Questi dati possono passare anche in via non verbale. Per questo motivo, quando si parla di video comunicazione si deve per forza parlare anche del linguaggio necessario a realizzare dei video validi. 

La differenza tra parlare e comunicare

Parlare è il modo più comune e immediato attraverso cui l’uomo comunica con gli altri esseri umani. Parlare è un’azione resa possibile dall’apparato fonatorio, che gestisce il passaggio dell’aria attraverso gola, naso, bocca, in seguito alla sua uscita dai polmoni; percorso questo che produce differenti suoni, i quali, uniti l’uno con l’altro, creano le parole, le frasi, i discorsi.

Oltre alle parole, l’essere umano utilizza tutta una serie di espressioni “non verbali” per comunicare, come il tono, la cadenza, e ancora la gestualità, la mimica facciale, il silenzio stesso. 

Ecco dunque che parlare e comunicare non possono essere sinonimi. Comunicare significa trasferire delle informazioni ad una o più persone, in modo sincrono o asincrono, attraverso canali differenti, volontariamente oppure no. Si può parlare anche ad un animale o ad una pianta, a degli oggetti inanimati; avviene però comunicazione solo nel caso in cui l’interlocutore sia in grado di ascoltare, conseguentemente comprendere e assimilare il fraseggio, nonché, nel caso fosse quella la sua intenzione, rispondere utilizzando lo stesso linguaggio. Solo l’essere umano ha dunque la capacità comunicativa. 

Non si può non comunicare

Un assunto che viene spesso ripetuto è che “non si può non comunicare”: l’uomo comunica con la prossemica, con le espressioni facciali, con la velocità della voce nel parlare. Ancora, comunica con la sudorazione, spostandosi i capelli dal viso, aprendo e chiudendo il tappo della penna, sorridendo. 

Ma non solo, la comunicazione passa anche attraverso il modo di essere di una persona, le sue frasi celebri, il modo in cui decide di vestirsi la mattina, il taglio e il colore di capelli, gli accessori che si indossano. È impossibile non comunicare, anche quando non sia ha la minima intenzione di farlo. 

Foto backstage

La video comunicazione 

Per questo, da qui in poi, utilizzeremo l’espressione video comunicazione, concetto ben più ampio del “solo” parlare attraverso il video. 

L’immagine in movimento, nel mondo digitale in cui viviamo, è diventata un linguaggio familiare allo spettatore, facile da decifrare. Complicato però il lessico che chi produce video utilizza per creare i propri lavori: si parla di sceneggiatura, di montaggio, di fotografia. L’unione di questi elementi permette la realizzazione di un video in grado di comunicare allo spettatore – che diventa cliente, nel caso in cui si tratti di video aziendale. 

 

L’Effetto Kulešov

L’Effetto Kulešov è un fenomeno cognitivo legato al montaggio cinematografico dimostrato negli anni venti del Novecento dal cineasta Lev Kulešov, da cui prende nome. 

L’esperimento consisteva nell’accostare il primo piano del volto di un noto attore russo dell’epoca, la cui espressione era neutra, priva di alcuna emozione, a tre diverse immagini: un piatto di zuppa adagiato su un tavolo, una bambina dentro una bara e infine una donna distesa su un divano. Kulešov notò quindi che l’affiancamento di queste immagini al volto inespressivo dell’attore tramite operazioni di montaggio, suscitava negli spettatori sottoposti all’esperimento sensazioni diverse, che venivano riversate a loro volta nell’espressione dell’uomo. Nel primo caso sembrava loro infatti esprimere appetito, nel secondo tristezza e nel terzo piacere. 

Cento anni fa venne dunque dimostrata la potenza di un linguaggio che c’è ma che non si vede, che comunica senza parlare – a maggior ragione in un’epoca in cui il cinema era ancora silenzioso, anche se non affatto muto, se con muto si intende non comunicativo. 

Imperativo parlare dunque di video comunicazione, che passa sì attraverso le parole e la sceneggiatura, attraverso le immagini pure, ma anche attraverso un linguaggio strettamente appartenente al medium cinematografico in grado di comunicare tanto in piccole mosse: una giusta inquadratura, un taglio di montaggio al posto esatto. Ecco che cos’è la vera comunicazione attraverso il video. 

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