Anicrin è un’azienda che si occupa di stampaggio materiali plastici ed opera nel settore medicale. Niente di più asettico, niente di più distante dal mondo della narrazione cinematografica, almeno a prima vista. Realizzare un video aziendale unico e originale in questo ambito non è dunque semplice.
Quando un’azienda del genere, soprattutto se si muove nel mercato del business to business, decide di comunicare tramite il video, generalmente fa una scelta tanto classica quanto scontata: richiede un video corporate in cui il prodotto descrive se stesso e nulla più, in una sequenza di still life, panoramiche, dettagli, utili sicuramente in alcuni contesti, ma vuoti di contenuti e destinati a non lasciare nessun segno nello spettatore.
Quando il brand racconta i valori in cui crede
Il caso di Anicrin si differenzia dagli altri fin dalla loro prima richiesta: dare importanza all’attenzione dell’azienda a tematiche delicate, valori realmente profondi, con la volontà di rompere il muro che separa la mera produzione dall’emozione che si vuole assolutamente trasmettere a chi guarda. Chiaramente queste richieste sono state fondamentali e hanno avuto un peso determinante nella realizzazione dello script.
L’obiettivo di Anicrin era dunque focalizzarsi sulle persone che lavorano, sul vivere quotidiano il lavoro e la famiglia, e sull’importanza delle scoperte, soprattutto se “fatte insieme”.
Il focus del video aziendale Anicrin
La realizzazione dello script di questo specifico video aziendale è stato un momento di condivisione di idee e di spunti, in un brain stoarming a rimbalzo con l’azienda, ponendo attenzione non solo al prodotto, che doveva in ogni caso comparire, ma soprattutto al “senso di appartenenza” a qualcosa di importante che Anicrin sente fondamentale e doveroso da trasferire al pubblico. Questo perché la condivisione dei valori necessariamente porta a una sintonia reale con lo spettatore, facendolo empatizzare in questo caso prima con il racconto e subito dopo con il brand, che si propone come portatore di innovazione tecnologica, sicuramente, ma soprattutto come catalizzatore di valori condivisi.
Concluso lo script la filiera produttiva si è mossa nel classico ambito della produzione cinematografica: casting per trovare gli attori più adatti, scouting per le location, selezione dei professionisti più idonei alla realizzazione dello spot, dal Direttore della fotografia, al montatore, al colorist, nella consapevolezza del rispetto del progetto, perché ogni racconto merita le persone adatte per vedere la luce.
Questo è un tema importante nella realizzazione di una produzione video: garantire al cliente i professionisti giusti per raccontare la sua azienda o il suo prodotto. La capacità di sceglierli e coordinarli al meglio è fondamentale quanto tutti gli altri aspetti della filiera produttiva e rientra a pieno titolo tra le competenze di una casa di produzione, esaltandone l’aspetto creativo oltre a quello organizzativo.
Spazio alle emozioni
La scelta di un racconto chiaramente di narrazione ha dato spazio ai volti, alle storie, alle emozioni dei personaggi, facendo comparire il logo “Anicrin”, consapevolmente, un’unica volta durante il dipanarsi della storia. Un modo elegante per mettersi in secondo piano, pur restando presente, creando uno spunto, mosso da curiosità debitamente alimentata dal racconto, di cercare e informarsi riguardo all’azienda. Una strategia nuova e coerente con le ultime tendenze dell’advertising in ambito di storytelling.
Altro aspetto importante è dato dal fatto che il racconto cinematografico di per sé nasce per parlare a tutti, quindi un brand che sceglie di comunicare tramite storytelling video diventa giocoforza trasversale e generalista nel senso buono del termine: riuscire a parlare a tutti significa prima di tutto ampliare la sfera di utenti e possibili clienti, e rafforzare al contempo l’autorevolezza del marchio nel pubblico. Ma anche nei fornitori, in chi è già cliente, e perfino nei competitor.
Il potere del cinema d’azienda è anche questo: il non creare un video aziendale banale. La parola d’ordine è sempre distinguersi.
Pietro Parolin – Screenplayer & Director
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